domenica 30 novembre 2008

GRAZIE A MESSINA E PROVINCIA


GRAZIE di cuore per aver partecipato ieri alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.

La tua spesa, nei prossimi giorni, verrà donata a persone e a famiglie che in Italia vivono ancora sotto la soglia della povertà.

Il tuo gesto si aggiunge all'attività della rete Banco Alimentare che è convenzionata in tutt'Italia con più di 8.248 enti caritativi, attraverso i quali consegna quotidianamente alimenti in eccedenza dell'industria alimentare, della grande distribuzione, dei mercati generali e degli enti pubblici (A.G.E.A. ed Ente Risi). Le persone che ne beneficiano sono 1.435.483.

SI RINGRAZIANO TUTTI I VOLONTARI!

CONTINUIAMO A SOSTENERE IL BANCO ALIMENTARE

giovedì 27 novembre 2008

IL PERCHE' DELLA COLLETTA ALIMENTARE

PERCHE’
La durezza del tempo presente colpisce ormai tutto il nostro popolo.
La solitudine e la fragilità dei legami familiari e sociali rendono le persone ancora più povere, in un scenario economico già allarmante.
In questa situazione, il semplice gesto di carità cristiana, che è il condividere la propria spesa con il più povero, è come "accendere un accendino nel buio". L'estraneità e la paura sono sconfitte, può nascere un'amicizia che rilancia nella realtà col gusto di essere nuovamente protagonisti, sostenendosi nella quotidiana fatica del vivere.
CON LA TUA SPESA AIUTERAI
4.051 associazioni che sostengono periodicamente i bisognosi 1.012 associazioni che assistono continuativamente famiglie ed anziani 434 comunità per minori e ragazze madri 290 centri d'accoglienza e mense per i poveri 434 comunità per anziani
652 comunità per tossicodipendenti e malati di Aids 361 comunità per persone portatrici di handicap in tutta Italia.
Se vuoi saperne di più
www.bancoalimentare.it
Tel. 02.89.658.450

martedì 25 novembre 2008

INVITO AD INCONTRO DIOCESANO




L'INTERESSE PUBBLICO: UNA QUESTIONE EDUCATIVA

Crisi internazionale dei mercati, rischio deflazione in Europa, recessione in Italia.Continuando questo percorso dal generale al particolare, la nostra città non sfugge (e come mai potrebbe!) a questa parafrasi catastrofica.
Le ultime due settimane, sono stare infatti caratterizzate in città dal dibattito politico (Nino Morgante lo definisce sulla Gazzetta "le solite chiacchiere") sulla convenienza o meno nel dichiarare il dissesto finanziario per Palazzo Zanca , dallo sciopero sine limitìs (per ora) dei dipendenti Atm, azienda in crisi senza via di uscita, dal clima arroventato attorno all'Università e al suo Rettore , dalla solita purtroppo strumentale polemica e protesta intorno alla vicenda risanamento, per finire allo sfratto (annunciato) alla Fiera di Messina.
Notizie buone, poche e quasi tutte provenienti da un unico fronte: l'Autorità Portuale.
E' una città allo sbando, che vive nel profondo caos, di cui è evidente testimonianza non tanto quanto sopra elencato, ma lo stesso modus vivendi dei suoi cittadini. Non che la società italiana in questo momento storico testimoni di meglio, ma è come se a Messina tutto sia come metaforizzato. Il motivo è semplice: è un problema educativo. Mi spiego meglio: tutti i problemi di questa città hanno un unico denominatore comune, sono stati infatti generati da una ricerca di un interesse individualistico, al massimo corporativistico, che ha visto nella classe politica e dirigente i suoi interpreti, ha prodotto arricchimento privato illecito, garantito privilegi, il tutto a scapito dell'interesse pubblico e della collettività.
Il politico che assume decisioni tutelando interessi forti e personalistici qualche volta, il dirigente che sigla delibere che favoriscono i soliti noti, la creazione a dismisura di aziende partecipate con l'unico obiettivo di controllare i livelli occupazionali (e quindi voti), il furbetto di turno che vive in baracca, si fa quindi assegnare l'alloggio che poi regolarmente affitta continuando a vivere in una nuova baracca aspettando una nuova assegnazione di alloggio a familiare compiacente. Il passaggio ad una sorta di quasi barbarie quotidiana in cui è impossibile il benché minimo rispetto di vita civile è semplice.
La politica ha perso la sua funzione educativa. Forse a qualcuno può scandalizzare ma a nostro parere è questo il male più importante. Si è scambiata la tutela dell' interesse pubblico per la tutela dell'interesse privato attraverso il pubblico. Ma la cosa pubblica non può e non deve pensare a tutto, non deve occuparsi di tutto. Servono uomini politici che amano la persona, i suoi bisogni primari ed elementari, innanzitutto tra questi il bene inteso come tale, non effimero ma duraturo e capace di produrre altro bene: ecco che cos'è veramente l'interesse pubblico. E per questo servono anche politici in grado di individuare nella società civile quei soggetti, non corporazioni, ma uomini che da soli o insieme ad altri uomini sono capaci di rispondere alle esigenze vere proprie e degli altri.
Un esempio : tra una settimana ci sarà in città, come in tutta Italia , la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. La Fondazione Banco Alimentare aiuta in città migliaio di persone che vivono sotto il livello di povertà. Agisce in silenzio, ma agisce, altro che chiacchiere !
La casa pubblica dovrebbe aiutare chi fa quello che lei stessa non riesce a garantire sperperando denaro pubblico che poi non sa come appianare. Aiutare significa non appropriarsene ma sommessamente chiedere a quei soggetti come farlo, e state sicuri che chi riceverà questa domanda sa come rispondere.
Giuseppe Scandura

domenica 23 novembre 2008

EDITORIALE DELLA R.S. N.3 Si può vivere veramente così !

C'è una domanda che portiamo dentro il nostro cuore che non accetta compromessi: la portiamo dentro in tutto quello che facciamo, spesso sopita nella quotidianità, ma che di fronte alla durezza della realtà salta fuori come un molla con una forza incontrollabile, come un grido che esige risposta.
« Quando la vedo spaccherei il mondo. La mia coscienza si ribella a saperla in balia di questo inferno. Non risponde a nessuna dignità umana, nelle condizioni in cui è ridotta. [...] Voglio liberare mia figlia da quest'inferno. » II Padre di Eluana
Di fronte alla fatica, alla sofferenza, di fronte a ciò che non va come non vorremmo che vada, a ciò che non va come andrebbe se noi fossimo dio, di fronte a questa realtà incomprensibile, cos'è che può darci le ragioni per affrontare tutto, per amare la realtà e non odiarla come una condanna all'inferno?
« Non sono che un umile cercatore della verità, risoluto a trovarla. Non considero nessun sacrificio troppo grande per vedere Dio faccia a faccia. » Mahatma Gandhi
Ma il punto di partenza sono sempre i fatti, è sempre il reale e noi per essere uomini fino in fondo, leali con la nostra stessa natura, abbiamo bisogno di cercare e trovare una risposta dentro quello che ci accade.
« Ti dicono: ma come, tu non capisci lo splendore della vita? Ecco, rivendico il diritto ad essere squallido [...] la morte fa parte della vita, mentre questo stare a letto inerti cos'è? Non lo spiega nessuno, non lo sa nessuno. » II Padre di Eluana
Il problema non è di capire la vita ma sta nel riconoscerla per quella che oggettivamente è: un dono.
Solo riconoscendo la vita come dono si può essere capaci di amare, di ricambiare questo amore, di vivere la vita e la morte, la gioia e il dolore, quello che capiamo e quello che non capiamo, con un'affezione e una ragionevolezza altrimenti inimmaginabili.
Si, si può vivere veramente così !
Il Direttore
Alessandro Dati

SOMMARIO RASSEGNA STAMPA N.3

COSA SUCCEDE IN CITTA'
SINTESI AVVENIMENTI 4, 5
L'INTERESSE PUBBLICO: UNA QUESTIONE EDUCATIVA 6
GAZZETTA DEL SUD 12/11/08 La gestione scellerata dei servizi sociali 7
GAZZETTA DEL SUD 18/11/08 Quando l'interesse collettivo deve prevalere 8
GAZZETTA DEL SUD 21/11/08 Troppi soldi bruciati ora pagano i lavoratori 8
GAZZETTA DEL SUD 20/11/08 Università - parentopoli 9
GAZZETTA DEL SUD 20/11/08 Turismo, formazione e lavoro per mille giovani 10
IL CASO EULANA
GAZZETTA DEL SUD 14/11/08 Se si sfugge all'etica non si va da nessun parte 10
AVVENIRE 20/11/08 "Morirà per eutanasia non della sua malattia 11
CORRIERE DELLA SERA 17/11/08 Ruini su Eulana: dalla Cassazione un tragico sbaglio 12
IL RIFORMISTA 14/11/08 Complimenti ai Giudici arroganti 12
AVVENIRE 14/11/08 Avvallata l'eutanasia senza chiamarla per nome 13
IL GIORNALE 14/11/08 Assurdo morire per sentenza 14
IL GIORNALE 12/11/08 La Chiesa ai Giudici: "Volete uccidere Eluana" 15
CRISI FINANZIARIA - POLITICA
LA STAMPA 10/11/08 II lato buono della Crisi 16
REPUBBLICA 11/11/08 Una Missione per la politica 17
LIBERO 11/11/08 L'immigrazione si risolve difendendo i nostri valori 18
SCUOLA
LIBERO 19/11/08 Sforbiciata sui finanziamenti alle scuole private 19
AVVENIRE 14/11/08 Via alla manovra. Tolti i fondi alle scuole paritarie 20
ITALIAOGGI 11/11/08 Scuole paritarie, basta la parola 21
AVVENIRE 11/11/08 "Senza aiuti bloccheremo le iscrizioni" 21
LA STAMPA 10/11/08 Per le scuole private la beffa continua 22
IL SOLE 24 ORE 13/11/08 Cari professori, bene il merito ma serve autocritica 23
IL GIORNALE 10/11/08 Dietro la protesta anti Gelmini un vuoto di idee 24
CULTURA
AVVENIRE 14/11/08 La prima Caduta di Caravaggio 25
AVVENIRE 14/11/08 Fellini disse al gesuita: c'è la Grazia nella Dolce Vita 26
LA BACHECA 27

sabato 22 novembre 2008

IL CASO ELUANA

CASO ELUANA
Carità o violenza?
«Capire le ragioni della fatica è la suprema cosa nella vita, perché l’obiezione più grande alla vita è la morte e l’obiezione più grande al vivere è la fatica del vivere; l’obiezione più grande alla gioia sono i sacrifici… Il sacrificio più grande è la morte» (don Giussani).

Che società è quella che chiama la vita “un inferno” e la morte “una liberazione”?
Dov’è il punto di origine di una ragione impazzita, capace di ribaltare bene e male e, quindi, incapace di dare alle cose il loro vero nome?

L’annunciata sospensione dell’alimentazione di Eluana è un omicidio. La cosa è tanto più grave in quanto impedisce l’esercizio della carità, perché c’è chi si è preso cura di lei e continuerebbe a farlo.

Nella lunga storia della medicina il suo sviluppo è diventato più fecondo quando,in epoca cristiana, è cominciata l’assistenza proprio agli “inguaribili”, che prima venivano espulsi dalla comunità degli uomini “sani”, lasciati morire fuori dalle mura della città o eliminati. Chi se ne fosse occupato avrebbe messo a rischio la propria vita. Per questo chi cominciò a prendersi cura degli inguaribili lo fece per una ragione che era più potente della vita stessa: una passione per il destino dell’altro uomo, per il suo valore infinito perché immagine di Dio creatore.

Così il caso Eluana ci mette davanti alla prima evidenza che emerge nella nostra vita: non ci facciamo da soli. Siamo voluti da un Altro. Siamo strappati al nulla da Qualcuno che ci ama e che ha detto: «Persino i capelli del vostro capo sono contati».
Rifiutare questa evidenza vuol dire, prima o poi, rifiutare la realtà. Persino quando questa realtà ha il volto delle persone che amiamo.

Ecco perché arrivare fino a riconoscere Chi ci sta donando la presenza di Eluana non è un’aggiunta “spirituale” per chi ha fede. È una necessità per tutti coloro che, avendo la ragione, cercano un significato. Senza questo riconoscimento diventa impossibile abbracciare Eluana e vivere il sacrificio di accompagnarla; anzi, diventa possibile ucciderla e scambiare questo gesto, in buona fede, per amore.

Il cristianesimo è nato precisamente come passione per l’uomo: Dio si è fatto uomo per rispondere all’esigenza drammatica - che ognuno avverte, credente o no - di un significato per vivere e per morire; Cristo ha avuto pietà del nostro niente fino a dare la vita per affermare il valore infinito di ciascuno di noi, qualunque sia la nostra condizione.

Abbiamo bisogno di Lui, per essere noi stessi. E abbiamo bisogno di essere educati a riconoscerLo, per vivere.

Comunione e Liberazione
Novembre 2008.

martedì 11 novembre 2008

INVITO ALL'INCONTRO DEL 20 NOVEMBRE 2008

Università degli Studi di Messina
Facoltà di Giurisprudenza

La S.V. è invitata alla presentazione dell'opera
DALLA PSICOANALISI AL PENSIERO GIURIDICO

Interverranno il Prof. PIETRO BARCELLONA Ordinario Filosofia del Diritto, Università di Catania
e il Prof. GIACOMO B. CONTRI Autore de "II Pensiero di Natura", Presidente dello Studium Cartello, Milano

I SESSIONE: Messina 20 novembre ore 17 Facoltà di Giurisprudenza, P.zza Pugliatti , Aula Salvatore Pugliatti
II SESSIONE: Patti 21 novembre ore 17 Sala Comunale P.zza M. Sciacca
Modereranno le sessioni il prof. Antonino Metro e il prof. Vincenzo Scalisi

Il Preside della Facoltà di Giurisprudenza Prof. Salvatore BERLINGO'

G. B. Contri "II Pensiero di Natura: Dalla psicoanalisi al pensiero giuridico", Sic Edizioni 3A edizione 2008.
Segreteria organizzativa: D.ssa Maria Campana (tel. 3336834763)

PETIZIONE EUROPEA PER LA VITA E LA DIGNITÀ DELL'UOMO

ANNO 2008
Al presidente del Parlamento europeo
al presidente della Commissione europea
al presidente del Consiglio dei ministri dell'Unione europea
al Segretario generale dell'Onu
al Segretario generale del Consiglio d'Europa

Noi sottoscritti cittadini europei,
considerato che
X "la dignità umana, la libertà, l'eguaglianza, la solidarietà e la giustizia costituiscono il patrimonio spirituale e morale su cui si fonda l'unione dei popoli europei", come è scritto nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione;
X sono passati 60 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo la cui efficacia in favore della libertà, della giusti­zia, e della pace è compromessa se come titolare della dignità e dei diritti non viene riconosciuto ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale;
X l'Unione europea e il Consiglio d'Europa ritengono loro funzione quella di rispettare e promuovere i diritti umani solen­nemente proclamati nella "Carta dei diritti fondamentali dell'Unione" e nella "Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali";
K sono peraltro ricorrenti i tentativi di interpretare in modo restrittivo il diritto alla vita omettendo di riconoscerlo all'esse­re umano concepito e non ancora nato;
X anche la definizione di famiglia diviene incerta se non la si riconosce come "nucleo fondamentale della società e dello Stato" e perciò fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna e dotata primariamente del diritto-dovere di educa­re i figli;
affermiamo
. il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale
. i diritti della famiglia come nucleo fondamentale della società e delle Stato fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna che hanno il diritto-dovere di educare i figli
chiediamo che
X siano adottate tutte le iniziative affinchè nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione (art. 2) e nei Trattati in corso di revisione, così come nella "Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali" (art. 2) e nella "Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo" (art. 3), laddove si riconosce il diritto alla vita di ogni essere umano, si spe­cifichi che tale diritto deve essere riconosciuto fin dal concepimento;
X quanto meno ogni decisione, raccomandazione, risoluzione, regolamento o direttiva che chiama in causa il diritto alla vita sia conforme al principio che tale diritto deve essere riconosciuto fin dal concepimento;
X siano sospesi i finanziamenti pubblici della ricerca distruttiva di embrioni umani, come, ad esempio, avviene per effet­to del VII programma quadro di ricerca dell'Unione Europea;
X si riconosca come famiglia in senso pieno quella fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna cui deve essere rico­nosciuto prioritariamente il diritto e il dovere di scegliere l'educazione da dare ai figli.

MOVIMENTO PER LA VITA ITALIANO
via Cattare 28, 00198 Roma, Italy
info: http://www.mpv.org/
IN COLLABORAZIONE CON
ASSOCIAZIONE SCIENZA E VITA
ALLEATI PER IL FUTURO DELL'UOMO
FORUM delle ASSOCIAZIONI FAMILIARI

domenica 9 novembre 2008

SOMMARIO RASSEGNA STAMPA N.2

ELEZIONI AMERICANE
IL GIORNALE 07/11/08 Evviva Barack. Ma è un politico non il Messia 4
IL RIFORMISTA 06/11/08 "Nulla è impossibile" 5
AVVENIRE 06/11/08 Spinto dalla crisi ora si gioca il capitale di fiducia 6
CORRIERE DELLA SERA 05/11/08 Per la Santa Sede il neopresidente sarà un'incognita 7
CORRIERE DELLA SERA 04/11/08 Obama "II sogno di una nuova America" 8
SCUOLA
IL MESSAGGERO 31/10/08 Scuola e università, il coraggio del realismo 9
IL FOGLIO 31/10/08 Scioperi e Libertà 10
IL GIORNO 28/10/08 La scuola? Al servizio non della cultura ...... 11
LIBERO 29/10/08 Caro Tremonti, ascoltaci quei soldi vanno restituiti 12
IL RIFORMISTA 28/10/08 La scure della Gelmini sulle scuole private 13
AVVENIRE 29/10/08 Perché quel taglio ammazza-paritarie 14
IL MESSAGGERO 28/10/08 Scuola.... I vescovi:"Dannoso agitare le piazze" 15
IL SECOLO XIV 04/11/08 La Compagnia delle Opere ora punta sulla scuola 15
LIBERO 28/10/08 La maggioranza dei ragazzi vuole la riforma ... 16
AVVENIRE 31/10/08 Ma c'è chi a scelto di fare lezione: oltre il 40% 16
LA STAMPA 27/10/08 Gli studenti non c'erano 17
CHIESA
CORRIERE DELLA SERA 03/11/08 Le spalle al Cristianesimo 18
MAGAZINE 30/10/08 La seconda vita di Maso 19
IL RIFORMISTA 30/10/08 "Basta con le polemiche ... Pio XII fu un sant'uomo" 20
CORRIERE DELLA SERA 03/11/08 Se "Le Monde" vuole fissare l'ora (esatta) della morte 20
AVVENIRE 29/10/08 Il boomerang di Einstein 21
SPORT
CORRIERE DELLA SERA 03/11/08 Massa "Niente capita per caso. Dio sa quello che fa ... 22

EDITORIALE del N.2 Siate realisti domandate l'impossibile perché... nulla è impossibile... solo a Dio

Ci sono uomini in grado di cambiare il corso della storia, per il loro carisma, per le loro idee, per quello che dicono e fanno, ma soprattutto perché affrontano tutta la realtà a partire da ciò in cui credono, talmente tanto che nessun sacrificio, paura o errore può esserne ostacolo o impedimento. Così, in queste settimane, accadono grandi avvenimenti che cambiano il corso della storia del mondo, come l'elezione di un presidente che ha lanciato e vinto (almeno per la sua elezione) la sfida del cambiamento "dal bianco al nero".
E la nostra storia ? la vita di ogni giorno ? Resta sempre la stessa perché subiamo le inevitabili circostanze? O possiamo credere all'annuncio del nuovo messia Obama per il quale "nulla è impossibile" (certo ... solo "in America")?
Non si tratta di dover essere socialmente riconoscibili, di dover necessariamente impegnarsi in modo da "contare" qualcosa, che, in qualche modo, può darci l'illusione di 'esserci' per davvero.
Essere protagonisti della storia, della propria storia, della storia di chi ci sta accanto non vuole dire necessariamente avere la genialità o la spiritualità di alcuni, o avere il potere di "incidere" sulla storia del mondo: significa avere il proprio volto, unico e irripetibile, essere un uomo realmente libero, capace di rapportarsi con la realtà tutta e di lasciarsi provocare da questa.
«Fino a qualche minuto prima ero lì a fare colazione, come ogni mattina, preparandomi per una banale giornata, quando all'improvviso sono stato preso da un vortice e mi sono ritrovato altrove. In un posto misterioso e straniero.»
da "Il passato è una terra straniera" di Gianrico Carofoglio Ed. Rizzoli.
La possibilità che nella vita di ogni giorno accada qualcosa di nuovo è nelle circostanze della vita stessa e nella nostra capacità di giudicare queste circostanze, di giudicare tutto nella continua ricerca del significato ultimo per cui la realtà è fatta.
Già, nulla è impossibile ... in America come nel resto del mondo; anche sostenere che la libertà dell'uomo è la libertà di poter fare qualunque scelta a prescindere dalla realtà stessa, come poter scegliere di terminare la vita al suo inizio o alla sua fine: una vita che nasce e cresce, a prescindere da noi, che ci è continuamente donata, come per grazia, come un miracolo ... un miracolo possibile solo a Dio.
Il Direttore
Alessandro Dati

sabato 8 novembre 2008

DIESSE Comunicato Conclusivo

Convegno Nazionale Diesse
Autonomia e Personalizzazione
Roma 24 ottobre 2008
COMUNICATO CONCLUSIVO
II Convegno ha dimostrato che il complesso mondo che gravita attorno alla scuola (famiglie, strutture produttive, università, territorio) chiede alla scuola di farsi carico di bisogni derivanti dal disagio giovanile, dalle incombenze di orientamento alla vita ed al lavoro, dalle problematiche legate alla integrazione culturale e sociale degli alunni stranieri.
Alla scuola italiana si chiede di ridiventare un ambito di cultura reale, in cui non solo le persone siano addestrate ad esercitare ruoli o professioni, ma soprattutto siano aiutate a maturare criteri di lettura e interpretazione della realtà circostante, mutevole e globalizzata.
La domanda si è spostata sulle persone e sullo loro capacità di rispondere creativamente alle sfide dell'ambiente.
Tutto questo rilancia la questione dei metodi e dei contenuti dell' insegnamento che devono rinnovarsi non astrattamente, ma guardando altri all'opera e tenendo conto di una profonda esigenza di significato, connessa ad ogni dinamismo che nella scuola viene promosso, dalle attività tipiche della scuola dell'infanzia, alla proposta di conoscenze, abilità e competenze, progressivamente sempre più approfondite nel passaggio dal ciclo primario a quello secondario.
Il perno di una scuola che si concepisce come luogo di formazione della persona (una scuola che istruisce educando) non può che essere la libertà di educazione che deve trovare spazio sia nell'assetto generale del sistema di istruzione, sia dentro la singola scuola statale. In questo modo sarà favorita la concorrenzialità virtuosa tra statale e non statale e al contempo rafforzata la possibilità che docenti, famiglie e alunni si aggreghino liberamente per rendere l'offerta formativa compatibile con le istanze della realtà in cui la scuola si pone.
Un compito particolare in una prospettiva come quella descritta spetta alla componente docente. Agli insegnanti, di fatto, è chiesto di essere il motore del rinnovamento, punto di sintesi e di elaborazione delle richieste che provengono dalle famiglie e dal mondo dell'università e del lavoro.
A proposito del tema cruciale della formazione degli insegnanti e loro reclutamento, si può notare che con la abolizione delle graduatorie permanenti e la sospensione delle SSIS si è chiusa una fase e se ne sta aprendo un'altra.
In particolare chiediamo:
un percorso di formazione dei nuovi docenti in cui sia prevista una equilibrata combinazione tra saperi disciplinari e competenze metodologico-didattiche;
la separazione tra il percorso di abilitazione e la fase del reclutamento da parte dello Stato che, alla luce del Titolo V della Costituzione, dovrà consentire e favorire la chiamata diretta da parte degli istituti autonomi;
la riaggregazione ragionevole delle classi di insegnamento che consenta la maturazione di competenze più omogenee e più spendibili nella scuola di oggi;
l'articolazione della carriera docente secondo criteri di merito e di competenza, ancorata ad uno stato giuridico nuovo e ad una reale possibilità di incremento dello stipendio;
l'incremento della valutazione esterna delle scuole che valorizzi sul piano nazionale il contributo che diversi istituti già stanno dando all'incremento della qualità degli apprendimenti;
il riconoscimento fin da subito dell'aggiornamento e della formazione qualificata, come quella che avviene nell'ambito delle associazioni professionali, ai fini dello sviluppo della carriera tramite un sistema di crediti spendibili nell'eventuale ampliamento degli studi universitari o nelle graduatorie interne di istituto;
• l'attuazione a breve di una grande FORUM nazionale della scuola in cui la scuola attiva possa raccontarsi e ricreare attorno a sé un clima di fiducia costruttiva.
DIESSE
Didattica e Innovazione Scolastica
Centro per la formazione e l'aggiornamento

giovedì 6 novembre 2008

COLLETA ALIMENTARE: l'edizione 2008

Comunicato stampa
12a GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE
Sabato 29 novembre 2008
“Un semplice gesto di carità: condividere la propria spesa”
Sabato 29 novembre si svolgerà in tutta Italia la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare
organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus e dalla Compagnia delle Opere Impresa Sociale. Sarà possibile in quell’occasione aiutare concretamente i poveri del nostro Paese che, secondo le ultime rilevazioni Istat (ottobre 2007), sono il 12,9% della popolazione italiana. In oltre 7600 supermercati più di 100.000 volontari, inviteranno le persone a donare alimenti non deperibili – preferibilmente olio, omogeneizzati ed alimenti per l’infanzia, tonno e carne in scatola, pelati e legumi in scatola - che saranno distribuiti a oltre 1.480.000 indigenti attraverso i più di 8,500 enti convenzionati con la rete Banco Alimentare (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.).
In occasione della “Colletta Alimentare” del 2007 oltre 5 milioni di italiani hanno donato più di 8900 tonnellate di cibo per un valore economico pari a 26.299.000 euro. L'obiettivo di questa edizione della Colletta è quello di sensibilizzare ancora di più le persone a questo gesto di carità e alla condivisione dei bisogni di chi è in difficoltà.
Per introdurre al significato della Colletta Alimentare, viene proposta una frase che sottolinea il valore educativo dell’iniziativa:
La durezza del tempo presente colpisce ormai tutto il nostro popolo. La solitudine e la fragilità dei legami familiari e sociali rendono le persone ancora più povere, in uno scenario economico già allarmante. In questa situazione, il semplice gesto di carità cristiana, che è il condividere la propria spesa con il più povero, è come “accendere un accendino nel buio”. L’estraneità e la paura sono sconfitte, può nascere un’amicizia che rilancia nella realtà col gusto di essere
nuovamente protagonisti, sostenendosi nella quotidiana fatica del vivere
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La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è resa possibile grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini e la Società San Vincenzo De Paoli, e gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, del patrocinio del Segretariato Sociale della Rai e della Giornata Mondiale dell'Alimentazione.
Per informazioni su quali punti vendita aderiscono all’iniziativa oppure su come dare la propria disponibilità per fare il volontario è possibile chiamare lo 02.896.584.50 oppure visitate il sito http://www.bancoalimentare.it/.
Si ringraziano: Intesa Sanpaolo-Banca Prossima, Fastweb, Aurora, Comieco, FNM
Per ulteriori informazioni: Francesco Lovati cell. 334.64.08.185 ufficiostampa@bancoalimentare.it