sabato 31 dicembre 2011

BUON ANNO 2012 - CONCERTO PER AVSI

venerdì 6 gennaio 2012 ore 18,00
CHIESA SANTA MARIA ALEMANNA MESSINA
CONCERTO PER UN NUOVO ANNO
L’evento ripercorre un ampio repertorio di brani natalizi tratti dalla tradizione americana, irlandese e latino-americana, valorizzati con ritmi e dinamiche pop jazz. L’ensamble, di spiccata sensibilità musicale nel genere, prevede la partecipazione di:
Rebecca Feminò – voce e flauto solista
Gianluca Rando – chitarra
Carmelo Saterno – batteria e percussioni
Pietro Longo – basso
Il ricavato verrà devoluto alla Fondazione AVSI, organismo non governativo, attualmente impegnata in oltre 100 progetti in 38 paesi di Africa, America Latina e Caraibi, Medio Oriente, Est Europa e Asia, operando nei seguenti settori: socio-educativo, sviluppo urbano, sanità, lavoro, agricoltura, sicurezza alimentare e acqua, energia e ambiente, emergenza umanitaria, migrazioni.
http://www.avsi.org/
Sponsor ufficiale:extravergine saponi naturali del Dott.Trigili

mercoledì 21 dicembre 2011

BUON NATALE 2011

La ragione dell'uomo porta insita l'esigenza di "ciò che vale e permane sempre". Tale esigenza costituisce un invito permanente, inscritto indelebilmente nel cuore umano, a mettersi in cammino per trovare Colui che non cercheremmo se non ci fosse già venuto incontro.
In Lui trova compimento ogni travaglio ed anelito del cuore umano. La gioia dell'amore, la risposta al dramma della sofferenza e del dolore, la forza del perdono davanti all'offesa ricevuta e la vittoria della vita dinanzi al vuoto della morte, tutto trova compimento nel mistero della sua Incarnazione.
Benedetto XVI
Porta fidei. Lettera apostolica per l'Anno della fede

Cristo non è «qualcosa» di giustapposto, ma è «qualcosa "dentro"»: dentro la tua gioia, dentro la tua stanchezza, dentro la tua connivenza o la tua convivenza, dentro la tua repulsione o dentro la tua simpatia.
La coscienza del Mistero presente rende la nostra vita un flusso continuo di novità.
Con il riconoscimento di questa drammatica presenza, con questa presenza in cui abita corporalmente la divinità, «inizia» qualcosa di nuovo: oggi, alle undici, all'una, alle sei, alle dieci; domani, alle tre, alle quattro.
In qualsiasi momento inizia qualcosa di nuovo.
Luigi Giussani

domenica 11 dicembre 2011

Presentazione del Libro “La prima politica è vivere”


Sarà presentato sabato 17 dicembre 2011 alle ore 11,00
all'Auditorium del PalaCultura di Messina, in Viale Boccetta 343,
il libro di Maurizio Lupi: "La prima politica è vivere" (Mondadori) ,
 introduce l'incontro l'on. Vincenzo Garofalo,
conduce Lino Morgante, caporedattore de 'La Gazzetta del Sud'

Nel libro Maurizio Lupi ripercorre il suo personale cammino, con i temi e le questioni fondamentali della politica e della società italiana, l’incontro con don Giussani e Comunione e liberazione. Le esperienze manageriali in Lombardia, i primi passi in politica come assessore comunale nella giunta Albertini. La battaglia per l’affermazione del principio di sussidiarietà, che porterà alla nascita di un intergruppo parlamentare bipartisan. La nomina a vicepresidente della Camera. Una riflessione personale sul rapporto tra fede e politica, che svela perché il cristianesimo ha a che fare con ogni aspetto della vita e perché la politica non può essere ridotta solo a un problema di coerenza, ma va misurata anzitutto nella sua capacità di lavorare per il bene comune e offrire risposte efficaci ai bisogni dei cittadini. Unica condizione è la voglia di essere protagonisti della propria esistenza, ognuno con il suo ruolo e con le responsabilità di chi è chiamato a rispondere: perché se sei attento a te stesso, sei attento all’altro; non aspetti più che il problema sia risolto dall’università, dallo Stato, dal comune, ma diventi tu stesso motore del cambiamento. La prima politica insomma è vivere.

sabato 3 dicembre 2011

ALLA RADICE DELLO SVILUPPO: IL FATTORE UMANO

Come tutti gli anni, dal periodo natalizio, le Tende della Fondazione AVSI tornano ad animare i cuori delle città. Una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per sostenere alcuni progetti di cooperazione internazionale, realizzata grazie allo straordinario coinvolgimento degli AVSI Point, un network di sostenitori volontari che, con creatività e passione, organizzano eventi e incontri in tutta Italia.
Ogni anno viene presentato un tema specifico, con un titolo che vuole far riflettere sulla condizione dell’essere umano e che detta la scelta di progetti che hanno particolare necessità di essere sostenuti.
Campagna Tende 2011-2012
Titolo campagna Tende di AVSI 2011-2012: “Alla radice dello sviluppo: il fattore umano”
I quattro progetti da sostenere:
1. KENYA, Anche nella carestia del Corno d’Africa l’emergenza è l’educazione.
Scuole per i bambini e formazione per i maestri a Dadaab, nel campo profughi più grande del mondo.
2. HAITI , Ricostruire l’umano: un centro educativo per ragazzi.
Un luogo accogliente e sicuro per bambini e ragazzi a Port-au-Prince e i loro insegnanti e genitori.
3. Rep dem. CONGO, Tutti a scuola con il Sostegno a Distanza
Scolarizzazione, cure mediche, attività ricreative per bambini e ragazzi del Kivu e sostegno alle famiglie.
4. EGITTO, Sostegno alle scuole del Patriarcato Latino e formazione agli insegnanti
Educazione per bambini e formazione insegnanti per favorire l’integrazione sociale in contesti difficili.
COME SOSTENERE LE TENDE (indicando la causale “TENDE”):
- IBAN IT 61 C0558401626000000019000 – conto bancario intestato ad AVSI
Banca Popolare di Milano – Agenzia 026 – Piazza Duca D’Aosta, 8/2 – Milano
- Conto corrente postale n° 522474, intestato a FONDAZIONE AVSI
- Online dal sito http://www.avsi.org/

giovedì 1 dicembre 2011

LAICI, CIOÈ CRISTIANI

BRANI DAL DISCORSO ALLA PLENARIA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI
BENEDETTO XVI, Città del Vaticano, 25 novembre 2011

Mi sembra particolarmente importante aver voluto affrontare quest’anno, nell’Assemblea Plenaria, il tema di Dio: «La questione di Dio oggi». Non dovremmo mai stancarci di riproporre tale domanda, di “ricominciare da Dio”, per ridare all’uomo la totalità delle sue dimensioni, la sua piena dignità. Infatti, una mentalità che è andata diffondendosi nel nostro tempo, rinunciando a ogni riferimento al trascendente, si è dimostrata incapace di comprendere e preservare l’umano. La diffusione di questa mentalità ha generato la crisi che viviamo oggi, che è crisi di significato e di valori, prima che crisi economica e sociale. L’uomo che cerca di esistere soltanto positivisticamente, nel calcolabile e nel misurabile, alla fine rimane soffocato. In questo quadro, la questione di Dio è, in un certo senso, «la questione delle questioni». Essa ci riporta alle domande di fondo dell’uomo, alle aspirazioni di verità, di felicità e di libertà insite nel suo cuore, che cercano una realizzazione. L’uomo che risveglia in sé la domanda su Dio si apre alla speranza, ad una speranza affidabile, per cui vale la pena di affrontare la fatica del cammino nel presente (cfr. Spe salvi, 1).

Ma come risvegliare la domanda di Dio, perché sia la questione fondamentale? Cari amici, se è vero che «all’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona» (Deus caritas est, 1), la domanda su Dio è risvegliata dall’incontro con chi ha il dono della fede, con chi ha un rapporto vitale con il Signore. Dio viene conosciuto attraverso uomini e donne che lo conoscono: la strada verso di Lui passa, in modo concreto, attraverso chi l’ha incontrato. Qui il vostro ruolo di fedeli laici è particolarmente importante. […] Siete chiamati a offrire una testimonianza trasparente della rilevanza della questione di Dio in ogni campo del pensare e dell’agire. Nella famiglia, nel lavoro, come nella politica e nell’economia, l’uomo contemporaneo ha bisogno di vedere con i propri occhi e di toccare con mano come con Dio o senza Dio tutto cambia.

Ma la sfida di una mentalità chiusa al trascendente obbliga anche gli stessi cristiani a tornare in modo più deciso alla centralità di Dio. A volte ci si è adoperati perché la presenza dei cristiani nel sociale, nella politica o nell’economia risultasse più incisiva, e forse non ci si è altrettanto preoccupati della solidità della loro fede, quasi fosse un dato acquisito una volta per tutte. In realtà i cristiani non abitano un pianeta lontano, immune dalle «malattie» del mondo, ma condividono i turbamenti, il disorientamento e le difficoltà del loro tempo. Perciò non meno urgente è riproporre la questione di Dio anche nello stesso tessuto ecclesiale. Quante volte, nonostante il definirsi cristiani, Dio di fatto non è il punto di riferimento centrale nel modo di pensare e di agire, nelle scelte fondamentali della vita. La prima risposta alla grande sfida del nostro tempo sta allora nella profonda conversione del nostro cuore, perché il Battesimo che ci ha resi luce del mondo e sale della terra possa veramente trasformarci.

a cura di Comunione e Liberazione
DICEMBRE 2011