lunedì 19 marzo 2012

La grande sfida dell’educazione II appuntamento

Il secondo appuntamento del ciclo:
La grande sfida dell’educazione. Il desiderio, il maestro, l’avventura
si svolgerà il prossimo
23 marzo alle 18.30 presso la Sala B del Palacultura Antonello da Messina.
All’incontro sul tema: “Al cuore dell’avventura educativa: il desiderio dell’uomo”, organizzato dall’Assessorato alle Politiche della Famiglia del Comune di Messina, in collaborazione con l’Associazione “Hic et Nunc” e il Centro Studi Politici “SiAmo Messina”, interverrà il dott. Vinicio Lombardi della Cooperativa Rione Sanità di Napoli.
Ogni uomo che viene al mondo, viene con il cuore abitato da grandi desideri per la cui realizzazione è fondamentale la libertà. L’impresa più seria e più grande che una persona umana possa compiere è dunque l’impresa di educare un’altra persona umana. Ma per quale motivo la persona umana ha bisogno, desidera e chiede di essere educata? Partendo da questa domanda si approfondiranno i motivi che ancor oggi, in un contesto di crisi economica e di calo del desiderio, così come evidenziato nel 44° Rapporto del Censis, ci sono persone che in contesto difficile critico come il Rione Sanità di Napoli non abdicano al loro ruolo di educatori e quindi di uomini.
L’incontro viene proposto anche come esempio concreto dei contenuti della mostra “150 anni di Sussidiarietà. Le forze cha cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo” esposta presso il foyer del Palacultura e visitabile sino al 30 marzo.

IL PERCHE' DELLA MOSTRA

“150 anni di Sussidiarietà. Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo”
La mostra, esposta per la prima volta in Italia durante l’edizione 2011 del Meeting di Rimini, è stata presentata ed inaugurata in quell’occasione dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
A Messina rimarrà esposta e visitabile presso il Palacultura
dal 17 sino al 30 marzo.
Dalle ore 10.00 - 13.00 / 17.00 - 20.00
36 pannelli e 4 filmati per documentare la storia d'Italia
Nel 150° anniversario dell'unità d’Italia, la Fondazione per la Sussidiarietà ha promosso una mostra per documentare la ricchezza di una storia fatta di opere, iniziative e realtà sociali ed economiche, frutto di energia costruttiva, inventiva, sussidiarietà e solidarietà.
Punto sorgivo di tale ricchezza è una cultura fondata sulla convinzione che ogni singolo uomo valga “più di tutto l’universo” e non sia riducibile ad alcuna organizzazione sociale e politica.
Questa concezione di uomo ha dato vita a una grande civiltà, che precede il formarsi dello Stato unitario, ricca di diversità unificanti, alla quale hanno contribuito tutti gli italiani, in diversi modi, con il loro lavoro, le loro millenarie tradizioni, il loro impegno sociale e politico, costruendo un grande Paese.
La prima parte della mostra affronta quattro periodi cruciali dal 1861 a oggi: dall’Unità alla Grande Guerra; il Fascismo e la Seconda Guerra mondiale; l’Assemblea Costituente; il boom economico e il post Sessantotto. Attraverso questo excursus viene messa in luce l’operatività sociale “sussidiaria” promossa dalle grandi tradizioni popolari (sia religiose che laiche) mediante un percorso dinamico fatto di iconografia, letteratura, stampa e cinema.
Il “miracolo” che gli italiani, alla fine del percorso descritto, avranno realizzato, pur tra le inevitabili contraddizioni e distorsioni, non sarà solo quello della promozione dell'Italia a grande potenza industriale, ma anche quello di una virtuosa collaborazione tra ceti sociali e tra i rappresentanti delle istituzioni pubbliche.
La seconda parte della mostra offrirà spunti di riflessione sull’attuale momento di stallo - ideale prima che economico e istituzionale - che sta vivendo il nostro Paese, di fronte al quale non basta richiamare l’importanza del rispetto delle regole, ma occorre scommettere sul desiderio e la capacità di ogni singola persona di costruire il bene comune. Non è possibile alcuna svolta senza un popolo che prenda coscienza di sé e del suo valore.
Anche oggi, ciò che ha qualificato il secolare sviluppo italiano - l’azione di persone educate a vivere ideali basati su una concezione non ridotta di uomo, di società, di economia - può quindi ricostituire il tessuto connettivo di un popolo fatto da persone che si mettono insieme non per andare contro qualcuno o qualcosa, ma per costruire giorno per giorno pezzi di vita nuova all’altezza dei desideri più profondi, di verità, giustizia, bellezza, felicità…
Con questo percorso, la mostra della Fondazione per la Sussidiarietà vuole offrire una riflessione sull'originalità dell'identità italiana. Un giudizio e un suggerimento per un nuovo inizio.
Associazione Culturale Don Giuseppe Riggi
Associazione Hic et Nunc

PRESENTAZIONE LIBRO


Presentazione del libro di Antonio Meli e Daniela Ziino
Come leggere la Bibbia oggi
Presso la Chiesa del SS. Salvatore (Salesiani Savio Messina)
Venerdì 23 marzo 2012 - ore 19,00
insieme al prof. mons. Giuseppe COSTA
Ordinario di Scienze Bibliche presso l'Istituto San Tommaso

mercoledì 14 marzo 2012

Mostra "150 anni di Sussidiarietà"

Dal 17 al 30 Marzo al Palacultura Antonello da Messina
Curata dalla Fondazione per la Sussidiarietà e inaugurata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della XXXII edizione del Meeting di Rimini.

Sabato 17 marzo alle ore 17,30
presso il salone del Palacultura
si terrà la presentazione della mostra "150 anni di Sussidiarietà''
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell'uomo
tenuta dal prof. Danilo Zardin,
docente di storia moderna all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
e componente del comitato scientifico curatore della mostra.
e dal prof. Dario Caroniti
Assessorato alle Politiche della famiglia ai Rapporti con le chiese
e alle Politiche per la sicurezza
introduce dott.ssa Anna Maria Pizzi
Presidente Cooperativa Wemotic

ingresso libero
Per informazioni e prenotazione visite guidate:
dott.ssa Chiara Tasso chiaratasso@tiscali.it
ing. Francesco Calareso fracalar@tin.it

sabato 10 marzo 2012

LA GRANDE SFIDA DELL’EDUCAZIONE


L’Italia è attraversata da una grande emergenza. Non è innanzitutto quella politica e neppure quella economica, ma qualcosa da cui dipendono anche la politica e l’economia. Si chiama “educazione” e riguarda ciascuno di noi, ad ogni età, perché attraverso l’educazione si costruisce la persona e quindi la società.
Non è solo un problema di istruzione o di avviamento al lavoro. Sta accadendo una cosa che non era mai accaduta prima: è in crisi la capacità di una generazione di adulti di educare i propri figli. Oggi - dopo anni in cui si è predicato che la libertà coincide con l’assenza di legami e di storia, che si può diventare grandi senza appartenere a niente e a nessuno, seguendo semplicemente il proprio gusto o piacere – è diventato normale pensare che tutto sia uguale, che nulla in fondo ha valore se non i soldi, il potere e la posizione sociale. Si vive come se la verità non esistesse, come se il desiderio di felicità di cui è fatto il cuore dell’uomo fosse destinato a rimanere senza risposta. È stata negata la realtà, la speranza di un significato positivo della vita, e per questo rischia di crescere una generazione di ragazzi che si sentono orfani, senza padri e senza maestri, costretti a camminare come sulle sabbie mobili, bloccati di fronte alla vita, annoiati e a volte violenti, comunque in balia delle mode e del potere.
Ma la loro noia è figlia della nostra, la loro incertezza è figlia di una cultura che ha sistematicamente demolito le condizioni e i luoghi stessi dell’educazione: la famiglia, la scuola, la Chiesa. Educare, cioè introdurre alla realtà e al suo significato, mettendo a frutto il patrimonio che viene dalla nostra tradizione culturale, è possibile e necessario, ed è una responsabilità di tutti. Occorrono maestri, e ce ne sono, che consegnino questa tradizione alla libertà dei ragazzi, che li accompagnino nell’avventura della vita, che insegnino loro a stimare ed amare se stessi e le cose.
Ultimamente si fa un gran parlare di capitale umano, di formazione permanente e di educazione. Anche noi dell’Associazione “Hic et Nunc” intendiamo farlo a partire però da una risposta concreta, praticata, possibile, viva. Nasce da questo desiderio il ciclo d’appuntamenti “La grande sfida dell’educazione”, col quale intendiamo aderire all’appello: “Se ci fosse una educazione del popolo tutti starebbero meglio”. Siamo infatti consapevoli che soprattutto oggi, in un contesto di grave crisi economica e finanziaria, l’unica possibilità di ripresa e di salvezza sta nel prendere nuovamente sul serio le esigenze costitutive dell’uomo.
Ne va del nostro futuro.
Incontri
23 marzo 2012 ore 18.30
Al cuore dell’avventura educativa: il desiderio dell’uomo
Interviene
dott. Vinicio Lombardi Responsabile Coop. Rione Sanità di Napoli
26 aprile 2012 ore 18.30
L’adulto come maestro
Intervengono
dott. Erasmo Figini, Associazione Cometa 
Eduardo Abramo, Giornalista
25 Maggio 2012 ore 18.30
L’educazione: un’avventura per sé
Intervengono
Prof. Giuseppe Gembillo Ordinario Storia della Filosofia Università di Messina
dott. Marco Sermarini Presidente Società Chestertoniana Italiana
Palacultura Antonello da Messina Sala B (1° piano)

Cineforum
13 marzo 2012 ore 20.30
Antwone Fisher
9 maggio 2012 ore 20.30
Scoprendo Forrester
8 giugno 2012 ore 20.30
Non uno di meno
Chiesa di Santa Maria Alemanna


Associazione “Hic et Nunc” – Via Duca degli Abruzzi, 19 – 98121 Messina – www.hicetnuncmessina.eu info: hicetnunc.messina@gmail.com