martedì 20 dicembre 2016

AUGURI DI BUON NATALE


AUGURI DI BUON NATALE 
DA TUTTO IL BANCO FARMACEUTICO!
...e ricordati dei poveri anche dopo le Feste!La gratuità a cui ci educa il Natale riempie il nostro cuore tutto l’anno.L’11 febbraio 2017 partecipa alla
GRF – Giornata di Raccolta del Farmaco.

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lunedì 19 dicembre 2016

Buon Natale 2016


Volle venire Colui che si poteva accontentare di aiutarci
Voi che giacete nella polvere, svegliatevi e lodate, poiché viene il medico per i malati, il redentore per coloro che sono in schiavitù, la via per coloro che si erano perduti, la vita per i morti. Viene Colui che getterà nel profondo del mare tutti i nostri peccati, che risanerà tutte le nostre malattie, che sulle Sue spalle ci riporterà all’origine della nostra dignità. Grande è questa potenza, ma ancora più mirabile è la misericordia, poiché così volle venire Colui che si poteva accontentare di aiutarci.
(San Bernardo di Chiaravalle)

domenica 18 dicembre 2016

Concerto di Canti Natalizi

Il coro di Comunione e Liberazione di Messina organizza 
Mercoledì 28 Dicembre alle ore 19,00 presso il Santuario S.Antonio  
un concerto di canti natalizi dal titolo "Cristo è nato et humanato".
La raccolta offerte finale sarà destinata a sostenere la campagna Tende di AVSI. 

lunedì 28 novembre 2016

GRAZIE e risultati GNCA 2016

 COMUNICATO STAMPA

Messina, 27 Novembre 2016

XX GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE


Ieri si è svolta a Messina, come in tutta Italia, la 20ª Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus, con l’impiego di circa 1500 volontari che si sono alternati nei 123 supermercati della provincia, di cui 49 nel comune di Messina.
Nella nostra provincia sono stati donati Kg. 62.297 di alimenti, di cui nella sola città di Messina Kg. 28.406, un vero miracolo se pensiamo alle continue raccolte alimentari che si susseguono nei nostri supermercati e soprattutto alla situazione economica in cui versa il nostro paese. Ciò sta a significare che, nonostante le difficoltà economiche generali, l’uomo non riesce a sopprimere il desiderio di bene che lo anima.
Il Banco Alimentare della Sicilia Onlus nei prossimi giorni distribuirà il cibo raccolto alle 67 strutture caritative della provincia di Messina convenzionate, le quali assistono complessivamente 12.489 persone di cui 887 bambini da 0 a 5 anni.

Questo grande evento di gratuità, che ha potuto godere dell’ Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è stato reso possibile grazie alla collaborazione ed il supporto logistico dell’Esercito Italiano, delle Poste Italiane, della Protezione Civile e Autoparco della Citta Metropolitana di Messina, del comando dei Vigili Urbani e Protezione Civile del Comune di Messina, e ancora di molte strutture caritative, aziende private e alla partecipazione di volontari e delle migliaia di donatori che hanno fatto la spesa nei supermercati della nostra città e di tutta Italia.

A tutti il grazie del Banco Alimentare a nome dei tanti nostri fratelli bisognosi che, già prima delle festività natalizie, potranno beneficiare del dono per essi ricevuto.


Responsabile Colletta Alimentare provincia di Messina

venerdì 4 novembre 2016

COLLETTA ALIMENTARE 2016


“Non si può distogliere lo sguardo e voltarsi dall’altra parte per
non vedere le tante forme di povertà che chiedono misericordia.
[…] Non mi stancherò mai di dire che la misericordia di Dio
non è una bella idea, ma un’azione concreta […]. La misericordia
non è un fare il bene “di passaggio”, è coinvolgersi lì dove
c’è il male, dove c’è la malattia, dove c’è la fame, dove
ci sono tanti sfruttamenti umani. […] La verità della misericordia,
infatti, si riscontra nei nostri gesti quotidiani che rendono visibile l’agire di Dio
in mezzo a noi. […] Voi esprimete il desiderio tra i più belli nel cuore
dell’uomo, quello di far sentire amata una persona che soffre.”
(Discorso di papa Francesco ai partecipanti al Giubileo degli Operatori di Misericordia, 3 settembre 2016, Piazza San Pietro).

giovedì 3 novembre 2016

20a Giornata Nazionale della Colletta Alimentare

Abbiamo ascoltato l’inno all’amore che l’Apostolo Paolo scrisse per la comunità di Corinto, e che costituisce una delle pagine più belle e più impegnative per la testimonianza della nostra fede (cfr1 Cor 13,1-13). Quante volte san Paolo ha parlato dell’amore e della fede nei suoi scritti; eppure in questo testo ci viene offerto qualcosa di straordinariamente grande e originale. Egli afferma che, a differenza della fede e della speranza, l’amore «non avrà mai fine» (v. 8): è per sempre. Questo insegnamento deve essere per noi di una certezza incrollabile; l’amore di Dio non verrà mai meno nella nostra vita e nella storia del mondo. È un amore che rimane sempre giovane, attivo, dinamico e attrae a sé in maniera incomparabile. È un amore fedele che non tradisce, nonostante le nostre contraddizioni. È un amore fecondo che genera e va oltre ogni nostra pigrizia. Di questo amore noi tutti siamo testimoni. L’amore di Dio, infatti, ci viene incontro; è come un fiume in piena che ci travolge senza però sopprimerci; anzi, al contrario, è condizione di vita: «Se non ho l’amore non sono nulla» - dice san Paolo (v. 2). Più ci lasciamo coinvolgere da questo amore e più la nostra vita si rigenera. Dovremmo veramente dire con tutta la nostra forza: sono amato, perciò esisto! L’amore di cui parla l’Apostolo non è qualcosa di astratto e di vago; al contrario, è un amore che si vede, si tocca e si sperimenta in prima persona. La forma più grande ed espressiva di questo amore è Gesù. Tutta la sua persona e la sua vita non è altro che la manifestazione concreta dell’amore del Padre, fino a giungere al momento culminante: «Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi» (Rm 5,8). Questo è amore! Non sono parole, è amore. Dal Calvario, dove la sofferenza del Figlio di Dio raggiunge il suo culmine, scaturisce la sorgente dell’amore che cancella ogni peccato e che tutto ricrea in una vita nuova. Portiamo con noi sempre, in maniera indelebile, questa certezza della fede: Cristo «mi ha amato e ha consegnato sé stesso per me» (Gal 2,20). Questa è la grande certezza: Cristo mi ha amato, e ha consegnato sé stesso per me, per te, per te, per te, per tutti, per ognuno di noi! Niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore di Dio (cfr Rm 8,35-39).
L’amore, dunque, è l’espressione massima di tutta la vita e ci permette di esistere!
Davanti a questo contenuto così essenziale della fede, la Chiesa non potrebbe mai permettersi di agire come fecero il sacerdote e il levita nei confronti dell’uomo lasciato mezzo morto per terra (cfr Lc 10,25-36). Non si può distogliere lo sguardo e voltarsi dall’altra parte per non vedere le tante forme di povertà che chiedono misericordia. E questo voltarsi dall’altra parte per non vedere la fame, le malattie, le persone sfruttate…, questo è un peccato grave! È anche un peccato moderno, è un peccato di oggi! Noi cristiani non possiamo permetterci questo. Non sarebbe degno della Chiesa né di un cristiano “passare oltre” e supporre di avere la coscienza a posto solo perché abbiamo pregato o perché sono andato a Messa la domenica. No. Il Calvario è sempre attuale; non è affatto scomparso né rimane un bel dipinto nelle nostre chiese. Quel vertice di compassione, da cui scaturisce l’amore di Dio nei confronti della miseria umana, parla ancora ai nostri giorni e spinge a dare sempre nuovi segni di misericordia. Non mi stancherò mai di dire che la misericordia di Dio non è una bella idea, ma un’azione concreta. Non c’è misericordia senza concretezza. La misericordia non è un fare il bene “di passaggio”, è coinvolgersi lì dove c’è il male, dove c’è la malattia, dove c’è la fame, dove ci sono tanti sfruttamenti umani. E anche la misericordia umana non diventa tale – cioè umana e misericordia – fino a quando non ha raggiunto la sua concretezza nell’agire quotidiano. L’ammonimento dell’apostolo Giovanni rimane sempre valido: «Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità» (1 Gv 3,18). La verità della misericordia, infatti, si riscontra nei nostri gesti quotidiani che rendono visibile l’agire di Dio in mezzo a noi.
Fratelli e sorelle, voi qui rappresentate il grande e variegato mondo del volontariato. Tra le realtà più preziose della Chiesa ci siete proprio voi che ogni giorno, spesso nel silenzio e nel nascondimento, date forma e visibilità alla misericordia. Voi siete artigiani di misericordia: con le vostre mani, con i vostri occhi, con il vostro ascolto, con la vostra vicinanza, con le vostre carezze… artigiani! Voi esprimete il desiderio tra i più belli nel cuore dell’uomo, quello di far sentire amata una persona che soffre. Nelle diverse condizioni del bisogno e delle necessità di tante persone, la vostra presenza è la mano tesa di Cristo che raggiunge tutti. Voi siete la mano tesa di Cristo: avete pensato questo? La credibilità della Chiesa passa in maniera convincente anche attraverso il vostro servizio verso i bambini abbandonati, gli ammalati, i poveri senza cibo e lavoro, gli anziani, i senzatetto, i prigionieri, i profughi e gli immigrati, quanti sono colpiti dalle calamità naturali… Insomma, dovunque c’è una richiesta di aiuto, là giunge la vostra attiva e disinteressata testimonianza. Voi rendete visibile la legge di Cristo, quella di portare gli uni i pesi degli altri (cfr Gal 6,2; Gv 13,34).
Cari fratelli e sorelle, voi toccate la carne di Cristo con le vostre mani: non dimenticatevi di questo. Voi toccate la carne di Cristo con le vostre mani. Siate sempre pronti nella solidarietà, forti nella vicinanza, solerti nel suscitare la gioia e convincenti nella consolazione. Il mondo ha bisogno di segni concreti di solidarietà, soprattutto davanti alla tentazione dell’indifferenza, e richiede persone capaci di contrastare con la loro vita l’individualismo, il pensare solo a sé stessi e disinteressarsi dei fratelli nel bisogno. Siate sempre contenti e pieni di gioia per il vostro servizio, ma non fatene mai un motivo di presunzione che porta a sentirsi migliori degli altri. Invece, la vostra opera di misericordia sia umile ed eloquente prolungamento di Gesù Cristo che continua a chinarsi e a prendersi cura di chi soffre. L’amore, infatti, «edifica» (1 Cor 8,1) e giorno dopo giorno permette alle nostre comunità di essere segno della comunione fraterna.
E parlate al Signore di queste cose. Chiamatelo. Fate come ha fatto Sister Preyma, come ci ha raccontato la suora: ha bussato alla porta del tabernacolo. Così coraggiosa! Il Signore ci ascolta: chiamatelo! Signore, guarda questo… Guarda tanta povertà, tanta indifferenza, tanto guardare dall’altra parte: “Questo a me non tocca, a me non importa”. Parlatene con il Signore: “Signore, perché? Signore, perché? Perché io sono tanto debole e Tu mi hai chiamato a fare questo servizio? Aiutami, e dammi forza, e dammi umiltà”. Il nocciolo della misericordia è questo dialogo con il cuore misericordioso di Gesù.
Domani, avremo la gioia di vedere Madre Teresa proclamata santa. Lo merita! Questa testimonianza di misericordia dei nostri tempi si aggiunge alla innumerevole schiera di uomini e donne che hanno reso visibile con la loro santità l’amore di Cristo. Imitiamo anche noi il loro esempio, e chiediamo di essere umili strumenti nelle mani di Dio per alleviare la sofferenza del mondo e donare la gioia e la speranza della risurrezione. Grazie.
E prima di darvi la benedizione, vi invito tutti a pregare in silenzio per tante, tante persone che soffrono; per tanta sofferenza, per tanti che vivono scartati dalla società. Pregare pure per tanti volontari come voi, che vanno incontro alla carne di Cristo per toccarla, curarla, sentirla vicina. E pregare pure per tanti, tanti che davanti a tanta miseria guardano da un’altra parte e nel cuore sentono una voce che dice loro: “A me non tocca, a me non importa”. Preghiamo in silenzio.

Discorso del Santo Padre Francesco ai partecipanti al Giubileo degli Operatori di Misericordia
Piazza San Pietro Sabato, 3 settembre 2016

Per sperimentare quanto ci ha detto Papa Francesco, ti invitiamo a vivere con noi la Colletta Alimentare.

domenica 16 ottobre 2016

Come “lievito” nella Città


Consulta diocesana delle aggregazioni laicali
Come “lievito” nella Città per generare processi di cambiamento, sabato 22 e domenica 23 Ottobre 2016 presso Oasi Azzurra Village via Lungomare 42 San Saba
Sabato 22 Ottobre ore 10.30: “Come ‘lievito’ nella storia locale” Relatore Angelo Sindoni, Professore universitario di storia moderna
ore 15.30: “Progettare in rete, crescere insieme” - Relatore Enrico Pistorino, Referente dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse della Diocesi
Domenica 23 Ottobre ore 09.30: “Esperimenti di democrazia deliberativa” - Relatore Ettore Rossi, Direttore dell’Ufficio Diocesano per i problemi sociali e il lavoro della Diocesi di Benevento
ore 12.00: Santa Messa Presieduta da S.E. Mons. Benigno Papa, Amministratore Apostolico

domenica 9 ottobre 2016

La zuppa della bontà


AVSI ci invita a partecipare anche quest'anno all'iniziativa "La zuppa della bontà", che rientra nell'ambito dell'evento di piazza, su scala nazionale, proposto in tutta Italia annualmente da Fondazione progetto Arca Onlus, un'organizzazione partner di AVSI e sostenitrice dei progetti di AVSI in Libano. Durante l'iniziativa saranno distribuite confezioni di zuppe di legumi, previe donazioni, che saranno poi devolute alle famiglie bisognose e ai senzatetto; inoltre sarà distribuito materiale dell'AVSI, proponendo anche il sostegno a distanza.
L'iniziativa avrà luogo nei giorni di sabato 15 e domenica 16 Ottobre a Piazza Duomo con i seguenti orari: Sabato 15 dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00 Domenica 16 dalle 10.00 alle 13.15 e dalle 16.00 alle 19.30
http://www.lazuppadellabonta.it

mercoledì 28 settembre 2016

Pellegrinaggio d'Inizio Anno 1 Ottobre 2016

Come ogni anno l' Associazione Famiglie per l'Accoglienza organizza un Pellegrinaggio in un Santuario Mariano. Quest'anno l'Associazione aderisce al gesto organizzato dal Movimento di Comunione e Liberazione che si terrà presso il Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa. L'appuntamento è alle ore 15 di Sabato 1 Ottobre 2016 presso il Santuario.

martedì 27 settembre 2016

Pastorale familiare – Amoris Laetitia

Nei giorni 28 e 29 settembre si terranno due incontri destinati ai laici nella Cattedrale di Messina con inizio alle ore 18,00 e conclusione alle ore 20,00: il primo sul tema "Riscoprire la gioia dell'amore in famiglia", il secondo "Le indicazioni di Amoris Laetitia per le situazioni di fragilità". Le relazioni saranno tenute da Don Angelo Panzetta del clero della Diocesi di Taranto, professore di Teologia Morale e Preside della Facoltà Teologica Pugliese.

sabato 10 settembre 2016

Aiuto ai terremotati

«Cari fratelli e sorelle, appena possibile anch’io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede, l’abbraccio di padre e fratello e il sostegno della speranza cristiana» (Angelus, 28 agosto 2016).

Immedesimati con Papa Francesco, anche noi vorremmo essere accanto alle persone colpite dal terremoto, per condividere con loro il dolore di questo momento e la domanda di una ricostruzione delle case e dei cuori così provati.
Come gesto di carità, invitiamo tutti ad aderire alla colletta nazionale promossa dalla Presidenza della CEI, che si svolgerà in tutte le chiese italiane Domenica 18 Settembre, in favore delle popolazioni colpite dal sisma.
Al momento non è richiesto altro tipo di aiuto.
AVSI, Banco Alimentare, Banco Farmaceutico e BAnco BUilding hanno dato la loro disponibilità alla Protezione Civile per ogni necessità.
Se ci saranno richieste in tal senso, verranno segnalate a tutti.

martedì 30 agosto 2016

BF pro terremotati

TERREMOTO: LE INDICAZIONI DI BANCO FARMACEUTICO

In tanti ci chiedono come dare una mano alla popolazione colpita dal terremoto. Di seguito, rispondiamo con un piccolo vademecum, fornendo alcune utili informazioni rispetto al comportamento da adottare finché l’emergenza è in corso.

COSA NON FARE
In questo momento, anzitutto, è fondamentale attenersi scrupolosamente alle indicazioni della Protezione Civile e non intraprendere iniziative spontanee che, per quanto animate da grande generosità, rischierebbero di complicare la gestione dell’emergenza.
Pertanto, non inviate e non organizzate raccolte di generi farmaceutici, di generi alimentari, di vestiti o di qualunque altro bene.

COSA STA FACENDO BANCO FARMACEUTICO
Banco Farmaceutico si sta coordinando con AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco e con FOFI - Federazione Ordini dei Farmacisti Italiani. Quest’ultima, attraverso l’Associazione dei Farmacisti Volontari è già presente nelle zone colpite dal sisma con camper attrezzati e personale farmacista specializzato. In questo momento i farmacisti che operano sul territorio con il camper hanno tutti i farmaci necessari utili a gestire qualsiasi emergenza. In caso di richieste specifiche Banco Farmaceutico è in grado, in coordinamento con la Protezione Civile, di intervenire immediatamente e con i farmaci corrispondenti al reale fabbisogno.
Banco Farmaceutico ha già ricevuto disponibilità alla donazione di farmaci da parte delle associazioni di categoria delle aziende farmaceutiche (Assogenerici e Assosalute), da diverse aziende, da molte farmacie aderenti alla rete di Banco Farmaceutico e da aziende della distribuzione specializzata (Alliance Healthcare Italia).
Siamo pertanto in attesa di istruzioni da parte della Protezione Civile.

COME AIUTARE
Il modo migliore e più immediato è quello di aiutarci anche con una piccola donazione utile a gestire le fasi successive dell’emergenza con una donazione intestata a Fondazione Banco Farmaceutico Onlus, IBAN: IT 56 F 03110 02400 001570013701, causale “Terremoto Centro Italia”. I soldi raccolti contribuiranno ad acquistare i farmaci necessari richiesti.

Fondazione
Banco Farmaceutico onlus
via Lorenzini, 10 · 20139 Milano MI
tel +39 02 70104315 · fax +39 02 700503735
info@bancofarmaceutico.org
www.bancofarmaceutico.org
C.F. 97503510154

giovedì 25 agosto 2016

Proiezione Film



Proiezione di "Full of Grace"
alla presenza del produttore T.J. Berden
Milazzo, 29 agosto h 21,00
Chiesa di S.Giacomo

venerdì 19 agosto 2016

Saluto del Papa al Meeting 2016

Dal Vaticano, 2 agosto 2016

Eccellenza Reverendissima,
in occasione del XXXVII Meeting per l’amicizia fra i popoli, sono lieto di far pervenire a Lei, agli organizzatori, ai volontari e a quanti vi prenderanno parte il beneaugurante saluto del Santo Padre Francesco, unitamente al mio personale auspicio di ogni bene per questo significativo evento.
Il titolo dell’incontro - «Tu sei un bene per me» - è coraggioso. Infatti, ci vuole coraggio per affermare ciò, mentre tanti aspetti della realtà che ci circonda sembrano condurre in senso opposto. Troppe volte si cede alla tentazione di chiudersi nell’orizzonte ristretto dei propri interessi, così che gli altri diventano qualcosa di superfluo, o peggio ancora un fastidio, un ostacolo. Ma questo non è conforme alla nostra natura: fin da bambini noi scopriamo la bellezza del legame fra gli esseri umani, impariamo ad incontrare l’altro, riconoscendolo e rispettandolo come interlocutore e come fratello, perché figlio del comune Padre che è nei cieli. Invece l’individualismo allontana dalle persone, ne coglie soprattutto i limiti e i difetti, indebolendo il desiderio e la capacità di una convivenza in cui ciascuno possa essere libero e felice in compagnia degli altri con la ricchezza delle loro diversità.
Di fronte alle minacce alla pace e alla sicurezza dei popoli e delle nazioni, siamo chiamati a prendere coscienza che è innanzitutto un’insicurezza esistenziale che ci fa avere paura dell’altro, come se fosse un nostro antagonista che ci toglie spazio vitale e oltrepassa i confini che ci siamo costruiti. Di fronte al cambiamento d’epoca in cui tutti siamo coinvolti, chi può pensare di salvarsi da solo e con le proprie forze? È la presunzione che sta all’origine di ogni conflitto tra gli uomini. Sull’esempio del Signore Gesù, il cristiano coltiva sempre un pensiero aperto verso l’altro, chiunque egli sia, perché non considera alcuna persona come perduta definitivamente. Il Vangelo ci consegna un’immagine suggestiva di questo atteggiamento: il figlio prodigo che pascola i porci e il padre che tutte le sere sale sulla terrazza per vedere se torna a casa e spera, malgrado tutto e tutti. Come cambierebbe il nostro mondo se questa speranza senza misura diventasse la lente con cui gli uomini si guardano tra di loro! Il pubblicano Zaccheo e il buon ladrone sulla croce sono stati guardati da Gesù come creature di Dio bisognose dell’abbraccio che salva. E perfino Giuda, proprio mentre lo consegnava ai suoi avversari, si è sentito chiamare «amico» da Gesù.
C’è una parola che non dobbiamo mai stancarci di ripetere e soprattutto di testimoniare: dialogo. Scopriremo che aprirci agli altri non impoverisce il nostro sguardo, ma ci rende più ricchi perché ci fa riconoscere la verità dell’altro, l’importanza della sua esperienza e il retroterra di quello che dice, anche quando si nasconde dietro atteggiamenti e scelte che non condividiamo. Un vero incontro implica la chiarezza della propria identità, ma al tempo stesso la disponibilità a mettersi nei panni dell’altro per cogliere, al di sotto della superficie, ciò che agita il suo cuore, che cosa cerca veramente. In questo modo può iniziare quel dialogo che fa avanzare nel cammino verso nuove sintesi che arricchiscono l’uno e l’altro. Questa è la sfida davanti alla quale si trovano tutti gli uomini di buona volontà.
Tanti sconvolgimenti di cui spesso ci sentiamo testimoni impotenti sono, in realtà, un invito misterioso a ritrovare i fondamenti della comunione tra gli uomini per un nuovo inizio. Di fronte a tutto questo, noi discepoli di Gesù quale contributo possiamo dare? Il nostro compito coincide con la missione per cui siamo stati scelti da Dio: è «l’annuncio del Vangelo, che oggi più che mai si traduce soprattutto nell’andare incontro alle ferite dell’uomo, portando la presenza forte e semplice di Gesù, la sua misericordia consolante e incoraggiante» (FRANCESCO, Discorso in occasione del Premio Carlo Magno, 6 maggio 2016)
Questo è l’auspicio del Santo Padre, il Quale incoraggia i partecipanti al Meeting e a porre ogni attenzione alla personale testimonianza creativa, nella consapevolezza che ciò che attrae, ciò che conquista e scioglie dalle catene non è la forza degli strumenti, ma la mitezza tenace dell’amore misericordioso del Padre, che ognuno può attingere dalla sorgente di grazia che Dio offre nei Sacramenti, specialmente l’Eucarestia e la Penitenza, per poi donarlo ai fratelli. Egli esorta a continuare nell’impegno di prossimità agli altri, facendo a gara nel servirli con gioia, secondo l’insegnamento di Don Giussani: «Lo sguardo cristiano vibra di un impeto che lo rende capace di esaltare tutto il bene che c’è in tutto ciò che si incontra, in quanto glielo fa riconoscere partecipe di quel disegno la cui attuazione sarà compiuta nell’eternità e che in Cristo ci è stato rivelato» (L. GIUSSANI – S. ALBERTO – J. PRADES, Generare tracce nella storia del mondo, Rizzoli, Milano 1998, p. 157)
Con questi sentimenti, Sua Santità invoca su Vostra Eccellenza, sugli organizzatori, i partecipanti e i numerosi volontari del Meeting per l’amicizia tra i popoli la luce dello Spirito Santo per una feconda esperienza di fede e di comunione fraterna e, mentre chiede di pregare per Lui, volentieri invia la Benedizione Apostolica.
Nel chiedere a Vostra Eccellenza di assicurare anche il mio personale augurio, profitto della circostanza per confermarmi con sensi di distinto ossequio.

dell’Eccellenza Vostra Rev.ma
dev.mo nel Signore

Pietro Card. Parolin
Segretario di Stato

martedì 2 agosto 2016

Pellegrinaggio a Dinnammare

L’annuale pellegrinaggio al Santuario di Dinnammare si terrà Sabato 6 Agosto prossimo.
Il raduno è previsto, come al solito, a Puntale Chiarino alle ore  8.00.
All’arrivo al Santuario sarà celebrata la S. Messa.
Ci ritroveremo dopo presso il Centro Vacanze Ctg S. Maria del Cammino a Pizzo Chiarino per il pranzo a sacco ed un momento di convivenza e canti insieme.

giovedì 28 aprile 2016

AVSI pro Equador

Comunicato Stampa
La rete di AVSI mobilitata per l’emergenza Ecuador
«Il terremoto più grave dal 1979: il Paese in ginocchio ha bisogno di noi»
La testimonianza dall’Ecuador di Stefania Famlonga, responsabile dei progetti AVSI in loco: «Servono medicine, cibo e aiuti di prima necessità al più presto».
Giampaolo Silvestri, segretario generale di AVSI, presenta la nuova raccolta fondi straordinaria a sostegno delle vittime del terremoto: «Tutta la nostra rete di migliaia di sostenitori in Italia e all’estero è mobilitata per aiutare immediatamente il Paese».
Fondazione AVSI, ong italiana attiva in 30 Paesi del mondo, lancia una raccolta fondi straordinaria per sostenere le vittime del terremoto che ha colpito l’Ecuador, il più grave dal 1979 a oggi.
L’obiettivo è quello di assicurare alla popolazione coinvolta beni di prima necessità, come cibo, acqua e medicine, difficili da trovare in questo momento nelle regioni terremotate.
AVSI in particolare è presente nella zona di Portoviejo, gravemente colpita dal sisma, con progetti di sostegno a distanza di 700 bambini ai quali offre soprattutto servizi sanitari e proposte educative diverse. La raccolta fondi è già partita: sul sito www.avsi.org e sugli account Twitter e Facebook di AVSI è possibile mantenere un filo diretto con il Paese e restare aggiornati sui bisogni e le operazioni di risposta all’emergenza.
«Ero in viaggio quando ho iniziato a perdere il controllo dell’auto - racconta Stefania Famlonga, responsabile AVSI in Ecudador. È avvenuto tutto velocemente, il nostro staff è illeso, ma il Paese è in ginocchio: le stime parlano di più di 270 morti e 2.000 feriti, una catastrofe in un Paese già in sofferenza per la pesante crisi economica. Ora dobbiamo pensare alle vittime, a come sostenere chi è sopravvissuto garantendo beni di prima necessità, in particolare ai bambini soli”.
«AVSI e la sua rete di sostenitori si è subito attivata per la raccolta di fondi – rileva Giampaolo Silvestri, Segretario Generale di Fondazione AVSI. Siamo in rapporto costante con il nostro staff in Ecuador per capire come sostenere le vittime e indirizzare gli aiuti nel modo più efficace.
Aggiorneremo man mano su come procede la distribuzione di aiuti e informeremo i sostenitori a distanza su come stanno i "loro" bambini».
Dona ora:
– online dal sito: https://donazioni.avsi.org/emergenze/emergenza-ecuador/
– tramite bonifico:
CREDITO VALTELLINESE, Sede Milano Stelline, Corso Magenta 59
IBAN IT04D0521601614000000005000
c/c intestato AVSI FONDAZIONE - Causale: Emergenza Ecuador
Per bonifici dall’estero: BIC (Swift code): BPCVIT2S

Chi volesse informazioni sui bambini sostenuti a distanza, può scrivere a sostegno.distanza@avsi.org
Ufficio Stampa Anna Zamboni Tel.: 02 674988.384 – cell: 344 0215 675 – anna.zamboni@avsi.org

http://www.avsi.org/2016/04/21/40584/

lunedì 11 aprile 2016

Presentazione libro

"Il Giubileo. Evento di riconciliazione" Intermedia Edizioni del Prof. Giorgio Infantino sarà presentato martedì 12 aprile alle ore 9.30 presso l’Aula Magna dell’IIS “Verona Trento” di Messina.
L’evento organizzato in collaborazione con l’Ufficio Insegnamento Religione Cattolica della Curia Arcivescovile di Messina, le Edizioni Paoline e il “Caffè Letterario” del medesimo Istituto, verrà introdotto e moderato dalla giornalista Gisella Cicciò. Saranno presenti, inoltre, il gesuita P. Felice Scalia SJ, la Prof.ssa Emanuela Mangano e la Prof.ssa Liliana Barreca.
Il volume, che contiene anche la prefazione del Card. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, presenta un itinerario biblico-teologico-liturgico, dove si coniugano l’annuncio del giubileo, l’attualizzazione dell’«Anno di grazia» da parte di Cristo e la celebrazione liturgica del Sacramento della Riconciliazione.
Il giubileo, nella sua essenza più profonda, richiama e mette in risalto numerosi valori sociali ancor oggi attuali: la liberazione da ogni forma di schiavitù, la riconciliazione con il creato, l’uguaglianza, la giustizia, l’equità, l’accoglienza, la condivisione, la solidarietà, il servizio, il dono: dentro questa cornice valoriale si può trovare il metodo educativo per rendere attuale l’abbuono/condono che costituisce il cuore del giubileo che è sì un evento, un incontro, ma soprattutto un’opportunità di crescita personale e sociale.
Configurandosi come «parabola di misericordia e riconciliazione», il giubileo viene inoltre riletto all’interno della parabola del «Padre misericordioso» di Luca 15,11-32, dentro la quale si dispiega un itinerario esistenziale che caratterizza l’umano e che trova la sua fattiva esplicitazione nei seguenti termini: allontanarsi, ri-trovarsi, fare ritorno per celebrare la vita.
Durante la presentazione del libro, alcuni alunni del “Verona Trento” introdurranno ed eseguiranno dei brani musicali.

lunedì 21 marzo 2016

Buona Pasqua 2016


La fragilità dei tempi in cui viviamo è anche questa: credere che non esiste possibilità di riscatto di una mano che ti rialza, un abbraccio che ti salva, ti perdona, ti risolleva, ti inonda di un amore infinito, paziente, indulgente, ti rimette in carreggiata. Quando si sperimenta l’abbraccio di misericordia, quando ci si lascia abbracciare, quando ci si commuove: allora la vita può cambiare, perché cerchiamo di rispondere a questo dono immenso e imprevisto, che agli occhi umani può apparire perfino”ingiusto”, per quanto è sovrabbondante.
PAPA FRANCESCO

Quando il centurione vide Gesù; quando la samaritana si sentì guardata e descritta in tutto; e quando l’adultera si sentì dire:”Neanch’io ti condanno, và e non sbagliare più”; quando Giovani e Andrea si videro quel volto fissarli e parlargli: fu un immergerci nella presenza di Cristo che ci dà la sua giustizia, guardarlo: questa è la conversione che ci cambia alla radice; vale a dire: che ci lascia perdonati. Basta riguardarlo, basta ripensarlo, e siamo perdonati
LUIGI GIUSSANI

venerdì 4 marzo 2016

Presentazione Libro


Presentazione  del Libro I BAMBINI DELLA NOTTE 
Angelo Campolo porterà in scena alcune parti del libro e la storia straordinaria dei coniugi Corti e dell'ospedale Lacor in Uganda, entrerà nei vostri cuori. 
Conoscerete Dominique Corti la figlia straordinaria che prosegue l'opera immane dei suoi genitori. Attraverso l'acquisto del libro potrete fare una piccola donazione . 
Mercoledì 9 marzo ore 19,00 
Sala Laudamo • MESSINA 

Libreria Bonanzinga - Via dei Mille, 110 - Messina - tel: 090718551  

giovedì 18 febbraio 2016

CORRIERE DELLA SERA / LIBRI GIUSSANI

A partire da Sabato 20 febbraio con cadenza settimanale per la Collana “I manuali del Corriere della Sera” saranno allegati al quotidiano 10 volumi di don Luigi Giussani ciascuno dei quali preceduto da una presentazione di importanti esponenti della cultura laica e religiosa; il primo sarà "Il senso religioso".
I volumi saranno in vendita a € 9,90 oltre al prezzo del giornale.


giovedì 28 gennaio 2016

Family Day 2016

30.01.2016 IL FAMILY DAY AL CIRCO MASSIMO, ROMA 
PER LA DIFESA DELLA FAMIGLIA E 
DEL DIRITTO DEI BAMBINI AD AVERE UNA MAMMA E UN PAPA'