giovedì 2 settembre 2010

BUONI VACANZA STATALI PER LE FAMIGLIE PIÙ POVERE

NEL SOSTANZIALE DESERTO DI CONVENZIONI DELLE PRINCIPALI STRUTTURE LOCALI SONO STATI PENALIZZATI I FLUSSI TURISTICI MESSINESI IN INGRESSO ED IN USCITA

E’ passata sotto silenzio o, forse, subito dimenticata, la notizia che il Ministero del Turismo offre la possibilità, alle famiglie più povere, di viaggiare nei confini nazionali a costi ridotti (dal 20 al 45 % in meno), grazie ai c.d. “Buoni Vacanza Italia”. Si tratta di titoli di pagamento immediatamente spendibili nelle aziende turistiche o di servizio al turismo (tutti possono aderirvi) che abbiano stipulato un contratto di convenzione. Certo: è curioso e criticabile che in tempi di crisi il Governo si preoccupi di inserire in bilancio capitoli di spesa superflui ed abbandoni le famiglie, per il resto, ai drammi di tutti i giorni; è altrettanto curioso pensar che una famiglia povera spenderà i suoi pochi redditi in spese voluttuarie. Ma il provvedimento c’è, ed una volta che esiste, quantomeno si dovrebbero accogliere le reali opportunità di trarne vantaggio.
Per conoscere le strutture convenzionate basta consultare la guida sul sito http://www.buonivacanze.it/ . E consultandola, la disarmante scoperta: selezionando Messina e le voci “Hotel, Tour Operator nazionali, Agenzie di viaggio, Stabilimenti balneari, Musei, mostre, monumenti, ristoranti, parchi naturali e dimore storiche”, dei 39 risultati frutto di questa ricerca, solo una struttura (Cutugno Viaggi, in via Consolare Pompea), si trova nel perimetro urbano, le altre 38 essendo in provincia. Ma non si è sempre detto che bisogna potenziare la vocazione turistica di Messina? Se nessuno dei principali operatori del settore ha raccolto l’opportunità, da un lato, di stimolare il turismo locale e, dall’altro, di consentire ai cittadini di prenotare viaggi verso altri lidi italici godendo del bonus, si chiede l’Associazione PrimaVera Peloritana, con chi – se non sé stessi – se la dovrebbero prendere i messinesi? Ed allora, rimbocchiamoci le maniche: il bonus è stato prorogato al giugno 2011. Il tempo, insomma, c’è. Una chiosa finale: possibile che nessuno se ne fosse accorto? O la notizia non interessa a nessuno? E la Confcommercio, ad esempio, dov’era?
Il Presidente Associazione PrimaVera Peloritana
avv. Alessandro Ripepi

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