Quando tutto si fa più faticoso, tendiamo a eliminare il superfluo e diamo spazio ai valori più cari che abbiamo, che custodiamo sempre con noi, ma che in quei frangenti diventano più che mai la roccia a cui aggrapparsi.
Questo è quello che dovrebbe accadere a noi, a noi messinesi, a noi italiani in questi tempi di difficoltà per la storia del mondo, per la nostra storia.
Invece accade che gli italiani si preoccupino perché aumenta la tassa sulla tv via satellite come se fosse un bene primario, invece di occuparsi delle urgenze quotidiane e, tantomeno ricordarsi e riscoprire l'importanza delle piccole cose della vita.
Accade che gli italiani, invece di cercare di conoscere meglio gli avvenimenti della vita, per imparare da essi, per cercarne il significato, preferiscano leggere la gazzetta dello sport (che resta il quotidiano più letto in Italia!) per distrarsi dalla tristezza della vita.
Accade persino che, sempre più genitori e parenti sulla tomba dei loro giovani ragazzi non riescano a fare di meglio che lasciare sciarpe, magliette o altri feticci del calcio anziché cercare o porre segni di una speranza possibile anche oltre la vita.
Accade cioè che quella tanto acclamata libertà, pardon ... libero arbitrio, porti inevitabilmente verso un vuoto culturale, che se qualche tempo fa era ancora mascherato da una certa buona condizione sociale, adesso si fa più evidente perché stride con la dura realtà: e l'esperienza dice che l'uomo non è salvato dalle sue idee o dalle cose.
Perché di questo si tratta: è un problema di libertà.
Ma libertà è libertà di scegliere per qualcosa, è libertà di aderire ad una proposta, libertà di appartenere a qualcuno: solo così nasce un identità, una personalità, capace di giudicare e vagliare l'importanza delle cose. E il mettersi insieme di queste identità forma un popolo. E un popolo genera vera cultura.
E' il momento di ricominciare, di ripartire da ciò che abbiamo di più caro:
un'amicizia guidata al destino, una compagnia di uomini liberi, insieme per l'amore sperimentato dentro una relazione personale con un Tu.
Il Direttore
Alessandro Dati
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