Comunicato stampa
Comunione e Liberazione aderisce alla Veglia di Pentecoste
per i martiri di oggi promossa dalla CEI
«Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui» (I Cor 12,26). Come si può rimanere indifferenti alle sofferenze dei nostri fratelli cristiani perseguitati in tante parti del mondo? Come non raccogliere i ripetuti appelli di papa Francesco? «Ci sono più martiri oggi che nei primi secoli della Chiesa; più martiri! Fratelli e sorelle nostri. Soffrono! Loro portano la fede fino al martirio». Il Santo Padre ci ricorda che siamo di fronte a una nuova sfida, che si manifesta «in autentici attacchi alla libertà religiosa o in nuove situazioni di persecuzione dei cristiani, le quali, in alcuni Paesi, hanno raggiunto livelli allarmanti di odio e di violenza» (Evangelii Gaudium, 61).
«Aderendo all’iniziativa della Chiesa italiana», ha dichiarato don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL, «vogliamo unirci a tutti coloro che sentono le ferite dei martiri di oggi come inferte a se stessi, per mostrare quanto ci sentiamo vicini a questi nostri fratelli che soffrono. Come parte del corpo che è la Chiesa, vorremmo portare anche noi un po’ del peso di incomprensione, di intolleranza e di violenza che il mondo che rifiuta Cristo riversa sui nuovi martiri del ventunesimo secolo. Ma proprio dai cristiani perseguitati giungono continue testimonianze di persone che trovano nella fede la ragione adeguata per vivere e per morire. La loro testimonianza risvegli la nostra fede dal torpore e dall’indifferenza. Per questo invito tutte le comunità di CL presenti in Italia e nel mondo al grande gesto di preghiera del 23 maggio, Veglia di Pentecoste, in unità con tutta la Chiesa, partecipando ai gesti organizzati dalle diocesi».
l’ufficio stampa di CL
Milano, 5 maggio 2015.
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