venerdì 25 maggio 2012

Scuola e libertà di scelta, valori da sostenere

Come uomini e ancor di più come genitori siamo seriamente preoccupati per la grave crisi che sta interessando il nostro Paese. Una crisi che, ancor prima che economica e politica, ha origine in quella che è stata definita come la più grande tra le emergenze: “l’emergenza educativa”. Un’emergenza, evidentemente, che ci riguarda tutti, ad ogni età, perché è attraverso l’educazione che si costruisce la persona e quindi la società.
Ultimamente si fa un gran parlare di capitale umano e di educazione, ci tocca però dover constatare, amaramente, come numerose scuole statali e paritarie abbiano chiuso i battenti o si stiano apprestando a farlo e ciò nella totale indifferenza delle istituzioni e dei media.
Rispetto a tale tendenza siamo convinti che dall’attuale crisi si possa uscire solo avendo il coraggio di destinare maggiori risorse al sistema dell’istruzione, piuttosto che far pagare alle famiglie il peso di una crisi che già le sta mettendo a dura prova.
Tale grande emergenza è ancor più evidente nella nostra regione, la Sicilia, dove, alla crisi economica in atto, si aggiunge una crisi endemica che, nel corso dei decenni, sta spingendo tutti gli indicatori economici e sociali a livelli da vero e proprio codice rosso.
Pertanto lanciamo un appello affinché coloro che in Sicilia hanno responsabilità politiche e amministrative sostengano la libertà di educazione sbloccando i fondi destinati alla Legge sul “Buono scuola” e promuovendo un sistema fiscale che non penalizzi le famiglie che decidono di iscrivere i propri figli nelle scuole pubbliche gestite da privati.
E’ evidente come solo con un adeguato sistema educativo integrato, statale-privato, sia possibile uscire dai marosi di una crisi che sta pesantemente penalizzando le famiglie.
raccolta firme: http://www.firmiamo.it/liberidiscegliere

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