Presentazione 19ª Giornata Nazionale della Colletta Alimentare
« La fame oggi ha assunto le dimensioni di un vero “scandalo” che minaccia la vita e la dignità di tante persone – uomini, donne, bambini e anziani −. Ogni giorno dobbiamo confrontarci con questa ingiustizia, mi permetto di più, con questo peccato. In un mondo ricco di risorse alimentari, grazie anche agli enormi progressi tecnologici, troppi sono coloro che non hanno il necessario per sopravvivere; e questo non solo nei Paesi poveri, ma sempre più anche nelle società ricche e sviluppate. […]. Condividere ciò che abbiamo con coloro che non hanno i mezzi per soddisfare un bisogno così primario, ci educa a quella carità che è un dono traboccante di passione per la vita dei poveri che il Signore ci fa incontrare»
Sotto l’eco di queste parole pronunciate da Papa Francesco durante l’udienza del 3 ottobre scorso con i volontari della Fondazione Banco Alimentare e rilanciate nel video di apertura, è stata presentata ieri, presso il salone delle”Bandiere” di Palazzo Zanca, la 19ª Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, che si svolgerà in tutta Italia il prossimo sabato 28 novembre.
In apertura, dopo l’introduzione di Sebastiano Catalano, responsabile provinciale della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, ha offerto la propria testimonianza suor Emanuela Pannuzzo, che da anni dedica la sua vita all’educazione dei più giovani nella parrocchia di Camaro S.Paolo, anche come responsabile dell’oratorio “padre Giuseppe Malgioglio”.
Rendendo partecipi i presenti della semplice e nel contempo straordinaria esperienza educativa in cui sono stati coinvolti 150 ragazzi durante il Grest dello scorso giugno, nell’ambito del progetto “ora dona” (oratorio dona), in collaborazione con il Banco Alimentare, in cui i bambini, divisi in squadre e sotto la forma di un gioco, sono diventati i protagonisti di un inedito movimento di carità nel quartiere, riuscendo a coinvolgere genitori, parenti, amici e conoscenti in una avventura il cui esito è stato la raccolta di 300 Kg. di alimenti conferiti al Banco Alimentare, sperimentando essi stessi e facendo sperimentare a tutti gli adulti coinvolti l’impensabile letizia che scaturisce dal donare con cuore quello che si ha, anche se poco.
E che porterà tanti di loro e dei genitori a “buttarsi” anch’essi come volontari nella prossima Colletta.
A seguire l’intervento di Federico Bassi, responsabile nazionale della Colletta Alimentare, che, colpito dall’esperienza di suor Emanuela, e, a partire dalle cose richiamate da Papa Francesco, ha sottolineato la valenza educativa del gesto della Colletta, attraverso cui sia i volontari sia i donatori sono provocati, con l’esperienza del dono, ad accorgersi che ogni uomo non è appena e soltanto bisogno del cibo, ma soprattutto bisogno di un “qualcosa” che sia in grado di soddisfare il bisogno di felicità, di affetto gratuito, che costituisce il cuore di ogni uomo.
Toccante, a proposito, l’esperienza da lui raccontata, fatta da un ragazzo di 15 anni durante l’edizione dell’anno scorso, con un barbone ultrasessantenne che, dopo averlo malmenato prima di entrare nel supermercato, gridando che “io, il cibo, lo chiedo, non lo do!”, all’uscita gli si è avvicinato, perché, mentre girava nel supermercato, non riusciva a liberarsi dello sguardo pieno di simpatia umana con cui l’aveva guardato quel ragazzo e che mai in vita sua aveva ricevuto da nessuno, finendo così anche lui a fare da volontario con quel giovane e raccontandogli tutta la sua vita, lui, un uomo di 60 anni, a un ragazzo di 15 che l’aveva guardato come nessuno mai in vita sua.
Dopo aver ascoltato queste testimonianze, nessuno dei presenti sarà uscito senza una maggiore, appassionata decisione a buttarsi nella prossima avventura della Colletta.
Con i volontari, riconoscibili dalla ormai tradizionale “pettorina” del Banco alimentare e animati anch’essi dal desiderio di “condividere i bisogni per condividere il senso della vita” che è il motto, ormai a tutti familiare della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.