"Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti".
Quando diciamo che questo annuncio è il "primo", ciò non significa che sta all'inizio e dopo si dimentica o si sostituisce con altri contenuti che lo superano, è il primo in senso qualitativo, perché è l'annuncio principale, quello che si deve sempre tornare ad ascoltare. È l'annuncio che risponde all'anelito d'infinito che c'è in ogni cuore umano. Tale convinzione, tuttavia, si sostiene con l'esperienza personale, costantemente rinnovata, di gustare la sua amicizia e il suo messaggio, convinti in virtù della propria esperienza, che non è la stessa cosa aver conosciuto Gesù o non conoscerlo, non è la stessa cosa camminare con Lui o camminare a tentoni. Sappiamo bene che la vita con Gesù diventa molto più piena e che con Lui è più facile trovare il senso di ogni cosa.
PAPA FRANCESCO
Per la mia formazione in famiglia e in seminario prima, per la mia meditazione dopo, mi ero profondamente persuaso che una fede che non potesse essere reperta e trovata nell'esperienza presente, confermata da essa, utile a rispondere alle sue esigenze, non sarebbe stata una fede in grado di resistere in un mondo dove tutto, tutto, diceva e dice l'opposto. Mostrare la pertinenza della fede alle esigenze della vita e, quindi-questo "quindi" è importante per me-, dimostrare la razionalità della fede, implica un concetto preciso di razionalità. Dire che la fede esalta la razionalità, vuol dire che la fede corrisponde alle esigenze fondamentali e originali del cuore di ogni uomo. È per questo dare ragione della fede significa descrivere sempre più, sempre più ampiamente, sempre più densamente, gli effetti della presenza di Cristo nella vita della Chiesa nella sua autenticità, quella la cui "sentinella" è il Papa di Roma.
DON LUIGI GIUSSANI
giovedì 17 aprile 2014
lunedì 7 aprile 2014
Europa 2014. E' possibile un nuovo inizio?
"Alla vigilia delle elezioni europee del 25 maggio l'opinione pubblica sembra divisa tra chi spinge per uscire dall'Unione europea e chi ritiene inutile andare a votare perché il voto, di fatto, non cambierà niente. Sebbene non manchino sostenitori dell'UE, si respira un prevalente senso di frustrazione: l'Europa non appare più come un centro, ma come una grande periferia del mondo globalizzato. Ma nella scia di papa Francesco, proprio l'essere o il "sentirsi periferia", se guardato nel profondo, non può costituire l'occasione per recuperare un atteggiamento positivo e darci l'opportunità di un cambiamento?"
scarica Il quartino di giudizio di Comunione e Liberazione
http://www.tracce.it/detail.asp?c=1&p=0&id=3625
mercoledì 9 aprile alle h. 21.00 si terrà a Milano (MiCo - Milano Congressi) un incontro promosso da Comunione e Liberazione dal titolo "È possibile un nuovo inizio? Il contributo di una esperienza" a cui partecipano
Riccardo Ribera d'Alcalá, Direttore Generale delle Politiche Interne del Parlamento europeo
e don Julián Carrón, Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione.
Modera Roberto Fontolan, Direttore del Centro Internazionale di CL.
L'evento - che vuole essere una occasione per approfondire i contenuti del quartino - sarà trasmesso in diretta streaming sul sito www.clonline.org
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http://www.tracce.it/detail.asp?c=1&p=0&id=3625
mercoledì 9 aprile alle h. 21.00 si terrà a Milano (MiCo - Milano Congressi) un incontro promosso da Comunione e Liberazione dal titolo "È possibile un nuovo inizio? Il contributo di una esperienza" a cui partecipano
Riccardo Ribera d'Alcalá, Direttore Generale delle Politiche Interne del Parlamento europeo
e don Julián Carrón, Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione.
Modera Roberto Fontolan, Direttore del Centro Internazionale di CL.
L'evento - che vuole essere una occasione per approfondire i contenuti del quartino - sarà trasmesso in diretta streaming sul sito www.clonline.org
sarà possibile seguirlo in streaming anche dalla sede di via Porto Salvo n.2
mercoledì 2 aprile 2014
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